lunedì 8 novembre 2010

Storia di Moschiano

LA STORIA

E’ pensabile che i primi insediamenti abitativi nei pressi di Moschiano abbiano origine lontane , forse romane ,legate indissolubilmente all’espansione dell’antica città di Abella , sotto l’imperatore Augusto , che da queste parti (Oppudum Quadrellarum ) teneva la sua villa (area ove oggi sorge S.Pietro , nei pressi del Castello del Litto ). La lontananza però seppure modesta , da Quadrella riporta Moschiano di diritto fra i sette paesi del Vallo di Lauro ( gli altri sono :Quindici Lauro ,Taurano ,Pago ,Domicella e Marzano ),quindi più verso le montagne Avelllinesi , che non verso il Napoletano .
La presenza romana verrebbe confermata ,oltre che da vasellame di terracotta , dal ritrovamento di monete romane .
Numerose inoltre le monete greche rinvenuto qualche anno fa nel territorio di questo comune . Ma anche una tomba sannitica , venuta alla luce ad opera di un contadino mentre metteva delle piante di nocciola , fa pensare ad origini antiche , atteso che ,si è scritto, che Lauro potrebbe essere stata fondata da Ercole (un detto popolare data la presenzaq del maestoso e inespugnabile maniero). Del resto non erano da qui lontane le colonie greche che confermerebbero una presenza quindi anteriore al periodo romano. Qualcuno parla addirittura di più di una tomba di età sannitica del IV, III sec. a.C. che hanno restituito ricchi arredi funerari dalle zone di località Pezze o Cerreta . In effetti testimonianze vere di età romane mancano del tutto , ma una necropoli del V-VI sec. d. C. è stata di sicuro esplorata in località Santuario della Carità . la presenza del vecchio acquedotto della fontana fa comunque supporre che lo stesso rimarcasse le traccedi una più antica e nobile condotta che dalle montagne portasse acqua a Nola . Ma chi erano e da dove provenivano i nuovi abitanti che nel corso dei secoli diedero vita all’originario nucleo abitativo di Moschiano ?
L’etimologia della parola Moschiano indica essere luogo di muschio , piano del muschio (musci plani), o,dal greco moscos ,vitellino . Nessuno esclude però che sorgesse un tempio dell’antica Roma. L’unica certezza è la presenza di un santuario su ognuna dei colli dove sorgono i paesi , forse a testimonianza che le stesse comunità religiose sono sorte sui resti di veri templi pagani. In particolare , fra i colli di Moschiano , sorge la chiesa della Carità , un santuario storico che sovrintende su tutti gli altri sottostanti .
Del borgo medievale non si hanno notizie ma ,come abbiamo detto , è presumibile che seguì le vicende di Lauro per lungo tempo ,come i rimanenti paesi del Vallo. Fu quindi dei Lauro nel 1156 per passare poi ai discendenti della famiglia De Bauciis (Del Balzo ) ,emissari dei conti di Avellino, dopo il 1277 ,nelle mani del capostipite Bertrando.
Lo Scandone riporta un documento del 1331 in cui si evince che il conte di Avellino ,Hughetto De Baucio, ha diritto a riscuotere i tributi su varie terre e casali : In terra Pabu , inra reddentium , quae fuerunt assignata domini contii Avallini , in casali Taurani , in casali Suprevia , Musclani, ubi de cognomine barones , que (sic) fuerunt assignata domini contii Avellini. Questo documento è importantissimo . Charisce definitivamente la posizione di Moschiano in quanto a posizione politica : Musclani non era Casale nè di Lauro nè di altri Castelli. Musclani era un feudo a tutti gli effetti e di importanza politica pari a Lauro ,Pago e Marzano . In particolare , quella che più resta clamore , è che Moschiano dipendesse direttamente da un barone, il conte Del Balzo , in quanto terra di contea di Avellino .Ciò a dimostrazione del fatto che questo sito avesse un importanza strategica , ai tempi degli Angioini , degna di menzione . E questo per sfatare inutili campanilismi e polemiche storiche che vogliono Moschiano nato come Casale di Lauro e finito come frazione di Quindici . Moschiano , va detto una volta per tutte , ebbe ruolo primario , vuoi per l’ubicazione strategica delle sue montagne , vuoi per l’elevato numero della popolazione , vuoi perché fu considerato luogo di confine , comunque sia la nascita del borgo è antica e se da nobili dipese o se a contea fu soggetto , il riferimento è diretto ai De Balzo di Avellino , in pari dignità con Lauro , Marzano e Pago . Casali invece erano Taurano Casole,Liberi e Sopravia . Nel 1352 a dominare fu Nicola Orsini , conte di Nola , al quale successero Raimondo , Felice ,Orso fino ad Enrico al quale fu tolto il feudo per aver partecipato alla lega di Francesi e Veneziani contro Carlo V nel 1527 ; morto Enrico , nel 1529, la terra passo alla vedova , alla contessa Maria Sanseverino . Va quindi ricordato anche che nel 1381 , come riportato sempre da Scandone ,Carlo III d’Angiò dicharava decaduta dal possesso della contea di Avellino e di tutte le terre , compreso quindi Moschiano , la contessa Elisenda Del Balzo , come aderente all’antipapa .
Nel 1541 la Baronia fu venduta al marchese Scipione Pignatelli , la famiglia il cui stemma delle tre caraffe ritroviamo sulla fontana del paese . A questo marchese di Lauro , che nel 1632, fu venduto a Scipione Lancellotti (Lanzillotto) famiglia ch’ebbe prima la nomina di marchese e poi quella di principe nel 1726e tenne il titolo fino all’abolizione della feudalità mentre ancora oggi a pieno titolo il Castello. Sicuramente però i Pignatelli , Moschiano non ci guadagno molto , anzi, fu proprio con l’arrivo dei signori feudali che dovette perdere l’autonomia mantenuta sotto gli Angioini con un proprio stemma (a cime di monti sormontanti dagli alberi )subendo un vero e proprio dominio di politica dal principato di Lauro. Questa unione forzata , o meglio ,questo accorpamento di feudi ,non portò comunque mai alla fusione delle due popolazioni che, la storia ci insegna , già dalla prima meta del 1600 presero nuovamente vie diverse . Anzi , se il terremoto del giugno del 1688 doveva provocare notevoli danni per il crollo di numerosi abitazioni , gli scontri del 1647 causati da una non equa divisione delle proprietà collocate tra Moschiano e i paesi limitrofi , provocarono una sommossa popolare ancora più cruenta del movimento tellurico con decine di contadini che persero la vita . La riconquista autonomia ,però, rese nuovamente Moschiano una terra indipendente, anche se per non molti anni in quanto , per motivi non conosciuti ,la ritroviamo ridotta a Casale fino al secolo scorso quando fu considerata villaggio prima di Lauro , fino al 1861 , e poi frazione di Quindici nel periodo fascista e della guerra. Ma la dignità di Comune offuscata dal fascio littorio , aveva già ridato dignità a questa popolazione passata ,con l’Unità d’Italia ,della provincia di terra del lavoro (Caserta )alle dipendenze solo della originaria Avellino.

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